Chi deve aprire un sito per vendere online può semplificarsi la vita e acquistare un hosting con Woocommerce già installato e gestito. In questo modo si bypassano una serie di operazioni tecniche noiose e delicate, affidandole a chi ha le competenze per evitare problemi con l’avvio. Ma prima, bisogna scegliere il nome per il tuo e-commerce in modo da poter procedere con la registrazione e l’acquisto del dominio ideale per te.

Se scegli l’hosting Serverplan hai il dominio incluso nel prezzo. Quindi questo passaggio avviene in contemporanea con l’acquisto del tuo spazio sul web server. Ma devi avere le idee ben chiare rispetto al nome da dare al tuo e-commerce perché dovrebbe essere lo stesso che userai come dominio.
E la definizione del naming, nel caso di uno shop online, può decretare il successo o l’insuccesso del tuo progetto. Non sto esagerando, puoi fare la differenza. Quali sono i consigli per chi è in procinto di avviare una nuova attività di vendita digitale e deve scegliere il miglior nome per il suo e-commerce?
Inizia dal tuo brand personale
Il modo migliore per scegliere un nome per il tuo e-commerce: prendere come riferimento il nome della tua azienda, della tua attività. Se hai scelto come elemento distintivo il nome e cognome personale puoi registrare questo dominio e utilizzare come naming la combinazione più semplice, quella che ti identifica come persona. Ti faccio un esempio banale: Scavolini Cucine.
Il brand prende forma dal cognome del fondatore, il sito web segue questa linea e lo stesso vale per il sito web e il relativo e-commerce. Potresti, però, scegliere un naming diverso e lasciare che l’ispirazione faccia il suo corso. Come avviene per Zara o qualsiasi brand di successo.
C’è un punto che contraddistingue tutti questi siti web: non si punta (solo) sulle keyword ma su un nome memorabile. Ed è così che dovrebbe procedere il tuo percorso per trovare il nome del tuo e-commerce.
Per approfondire: come acquistare dominio e hosting Serverplan
Tipi e caratteristiche del nome dello shop
Prima di prendere una decisione e scegliere il tuo nome per l’e-commerce devi valutare le varie soluzioni a disposizione. Il primo esempio è quello che ti ho già elencato: il nome e/o cognome del fondatore o del proprietario. Alternativa: un brand nato dalla creatività, un naming che ha come riferimento un’idea.
Un esempio su tutti: Amazon. Ovvero un nome che, secondo Jeff Bezos, doveva essere sinonimo di imponenza e ampiezza proprio perché il catalogo disponibile era considerato tale. Poi ci sono i nomi SEO oriented, ovvero quelli che cercano di inserire delle keyword all’interno del nome. Esempio: Shopee, il marketplace più popolare del Sud-Est asiatico. In questo modo punti sulla capacità informativa del nome e aiuti Google a capire chi sei.
Centinaia di estensioni disponibili e gestione DNS semplificata
- Gestione DNS
- Privacy Whois
- Assistenza H24/365
L’importante è fare in modo che si rispettino le caratteristiche fondamentali di un nome brand per e-commerce. Questo micro-contenuto, che può trasformarsi nel dominio del portale, deve essere sostanzialmente:
- Facile da leggere e scrivere.
- Semplice da ricordare e pronunciare.
- Meglio senza caratteri speciali.
- Evita giochi di parole o termini complessi.
Il concetto è che il nome e-commerce deve essere privo di coni d’ombra, non devono esserci incertezze o possibili errori anche culturali o che implicano significati differenti in culture diverse. La prudenza è indispensabile.
Chiedi aiuto a ChatGPT per il naming
Nel momento in cui decidi di inventare un nome per il tuo e-commerce puoi aver bisogno di un buon lavoro di brainstorming. In questo modo, sarà più facile trovare la combinazione ideale. Oggi, hai uno strumento in più per ottenere dei risultati interessanti: ChatGPT. Questo strumento basato sull’intelligenza artificiale generativa può essere un valido alleato per trovare nomi efficaci per un e-commerce. Ecco un esempio di prompt:
Devo trovare il nome di un e-commerce che vende [qui il topic]. Individua 10 nomi suggerendo soluzioni che contengono all'interno la keyword principale.
L’obiettivo non è quello di utilizzare i suggerimenti di ChatGPT – Google Gemini o Claude se preferisci – alla cieca e senza un approccio critico. Questi consigli devono essere un punto di partenza per una riflessione.

Una riflessione che deve avere come punto di partenza i cardini del naming di successo. Quindi, non ti accontentare di una lista di keyword nel nome: devi essere memorabile e informativo, prima di puntare alla SEO.
Fai una ricerca nel registro delle imprese
Prima di cantar vittoria per aver trovato il nome del tuo e-commerce, conviene fare una ricerca rapida sul Registro delle Imprese. In questo modo puoi assicurarti che non ci siano altre attività che hanno deciso di avviare un progetto con lo stesso nome. Il servizio è gratuito, ci sono dei servizi a pagamento ma non ti riguardano.
Il punto è che due società possono avere, dal punto di vista legale, lo stesso nome a patto che non entrino in concorrenza diretta anche solo parziale. In questo caso, chi per primo è iscritto al Registro delle Imprese può muovere azione legale e quindi procedere con un’azione per costringere al cambio di nome.
Ecco perché è così importante fare questo controllo: lo switch dominio è un’operazione sempre complessa. Meglio fare un controllo approfondito, includendo un check nei marchi registrati.
Per approfondire: proteggi il tuo brand, scegli il dominio giusto
Valuta la presenza del tuo dominio web
Inutile concentrarsi troppo su un nome se poi non hai una corrispondenza con il dominio del futuro e-commerce. Ben inteso, molti decidono di procedere su due strade differenti: da una parte c’è il nome dell’ecommerce con relativa ragione sociale, dall’altra c’è il nome dominio del portale. Dal mio punto di vista, però, conviene avere una sovrapposizione totale tra questi due elementi. Come fare il check?
Molto semplice, vai sul servizio di acquisto dominio Serverplan ed effettua una ricerca. Il tool gratuito ti dirà se ci sono delle alternative con i vari domini di primo livello libere. C’è anche un comando Whois per verificare la proprietà dell’acquisto ed eventuale data di scadenza (a meno che non siano stati oscurati i dati)
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